Descrizione
Alla firma della resa dell’Italia agli anglo-americani, Mafalda di Savoia, in quel momento Oltralpe, si trovò nella tempesta in corso. Da tempo Hitler aveva messo a punto il piano per catturare il Re d’Italia e la Regina. Questi elusero d’un soffio la cattura, con quel trasferimento a Brindisi che una pubblicistica bollò come “fuga” mentre (e lo ha riconosciuto anche il presidente Ciampi) salvò la continuità dello Stato.
Mancata la preda grossa, i nazisti ripiegarono su Mafalda, catturata con l’inganno al rientro a Roma dagli uomini di Kesselring.
Deportata a Buchenwald, Mafalda si spense come fiore reciso ad appena quarantadue anni.
Occorreva la penna lieve di Mariù Safier per ripercorrere una tragedia così emblematica.
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